Memori della grande eredità, alla ricerca della Grazia delle origini, in primo luogo l’Ordine fissa rigidi canoni di formazione e conduzione Spirituale dei propri associati, sotto la direzione dei fratelli Cappellani affinché siano attualizzati i valori sopiti della regola storica.
Come Bernardo di Chiaravalle, ispirato dall’Alto, offrì ai Cavalieri del Tempio la più alta collaborazione, così lo Spirito di Dio, crediamo, stia guidando l’Ordine dei nostri giorni.
L’Ordine può contare sulla collaborazione di Presbiteri Cattolici che, incardinati nella gerarchia, offrono la loro disponibilità sia nell’attività di culto, sia in quella di formazione, che è così strutturata:
Preparazione storica – preparazione spirituale – preparazione umana.
Poiché il Signore ci ha fatto dono di cappellani provenienti dai due Ordini Mendicanti, “I sentieri dello spirito” spaziano tra la coscienza dell’appartenenza al glorioso Ordine del Medio Evo e la testimonianza Cristiana nel nostro tempo.
Il progresso e la prosperità dell’Ordine è condizionato dall’appartenenza alla Chiesa Cattolica, che si configura ad oggi con la Chiesa ma non nella Chiesa.
Nessuno può avere Dio per Padre se non ha la Chiesa per madre.
La crescita e l’affermazione degli ideali del Tempio sono garantiti, non solo con l’intelligente lettura degli eventi, con la ferrea volontà di fare il bene e la forte fede nella potenza divina, attraverso lo studio dei documenti del Concilio Vaticano II, delle Lettere Encicliche ed Esortazioni Apostoliche, con particolare attenzione alla pastorale della Famiglia, e alla promozione della Pace tra le nazioni.
Facendo propri quanto il poverello d’Assisi all’inizio della Regola per i suoi Frati scrisse: “Frate Francesco promette obbedienza e reverenza al Signor Papa e ai suoi successori canonicamente eletti”.